Emergenza Terremoto Turchia e Siria

Per sostenere le attività messe in campo da Caritas Italiana a supporto della rete Caritas in questo tragico evento, la nostra Caritas Diocesana ha avviato una raccolta donazioni nel territorio Diocesano, coinvolgendo quanti vorranno partecipare.

Come tristemente noto in questi giorni le popolazioni di Turchia e Siria sono state tragicamente colpite da un devastante terremoto di magnitudo 7.9.
Alla scossa iniziale ne sono susseguite più di cento, molte delle quali di magnitudo oltre 5. Alle 13:34 ora locale, un’ulteriore scossa di magnitudo 7.5, con epicentro localizzato sempre nella provincia di Kahramanmaras a 95 km a nord dal precedente, ha aggravato la già tragica situazione. Gli aeroporti e le autostrade del sud-est dell’Anatolia sono chiusi e la maggior parte degli ospedali è inagibile. Scuole e spazi pubblici sono stati chiusi.
Il terremoto ha impattato su una regione profondamente complessa e martoriata. Si tratta di una regione al centro di uno scontro geopolitico in atto ormai da più di un decennio, che vede la Turchia e la Siria come attori principali, uno contro l’altro, varie formazioni ribelli e terroristiche, nonché le autorità curde che amministrano il Rojava, ad est del fiume Eufrate, ma anche le formazioni curde in Turchia, che da decenni lottano per un loro riconoscimento.
Anche in Siria i danni sono apparsi sin da subito enormi, nelle città di Aleppo, Lattakia, Idlib, Hama, con centinaia di morti, dispersi e feriti, ed un numero imprecisato di sfollati (probabilmente decine di migliaia). Le numerose scosse seguite a quella principale rendono molto rischiosi i soccorsi. Chiaramente la situazione è resa ancora più drammatica dalla condizione in cui versa il Paese: 12 anni di guerra che hanno devastato l’economia, le istituzioni, le infrastrutture e la comunità, a cui si aggiunge una pesantissima crisi finanziaria. Più dell’80% della popolazione siriana vive in condizioni di povertà e nel Paese vi erano già più di 6 milioni di sfollati interni, causati dalla guerra, molti di essi stanziati proprio nell’area colpita dal terremoto. Un’area particolarmente fragile dove sono presenti ancora focolai di conflitto.
In tutta l’area colpita dal sisma le condizioni metereologiche con neve e temperature sotto lo zero, rendono i soccorsi più complicati, acuendo la sofferenza e la paura della popolazione facendo temere per l’incolumità dei tantissimi sfollati.

I bisogni umanitari sono enormi. “Manca l’acqua potabile, l’elettricità, le vie di comunicazione sono interrotte, c’è bisogno di tutto”, queste le parole del Vescovo Paolo Bizzeti, a poco più di 24 ore dal terremoto. Gli stessi uffici della rete Caritas coinvolte dal sisma sono rimasti danneggiati rendendo complicata l’operatività. In tutta l’area colpita dal sisma le condizioni metereologiche, con neve e temperature sotto lo zero, rendono i soccorsi più complicati acuendo la sofferenza e la paura della popolazione e facendo temere per l’incolumità dei tantissimi sfollati.

La rete Caritas, in coordinamento con le autorità locali, sta accogliendo gli sfollati in luoghi sicuri all’aperto. Ha già distribuito 400 coperte e 100 pasti caldi per le persone sfollate a Iskenderun. Presso l’episcopio sono stato messi a disposizione spazi all’aperto che al momento restano i più sicuri.
La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria.

Per sostenere le attività messe in campo da Caritas Italiana a supporto della rete Caritas in questo tragico evento, la nostra Caritas Diocesana ha avviato una raccolta donazioni nel territorio Diocesano, coinvolgendo quanti vorranno partecipare.
Sarà possibile effettuare la propria donazione direttamente presso la propria Parrocchia di appartenenza oppure effettuando un bonifico usando le seguenti coordinate bancarie:

Conto corrente intestato a Diocesi di Civita Castellana
IBAN IT03Y 03069 73030 000010061717

Vi ringraziamo in anticipo per quanto potrete fare e preghiamo Dio per le popolazioni colpite.

(Fonte: Caritas Italiana)

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